19 gennaio 2021
La lettera diretta al mondo della moda in cui Giorgio Armani definì immorali gli sprechi del suo stesso settore ha contribuito a portare lo stilista in vetta alla classifica della reputazione online dei dirigenti del settore Fashion.
A rivelarlo è l’osservatorio di Reputation Science - che analizza l’andamento della Web Reputation dei top manager delle principali aziende italiane - e secondo cui Armani ha sbaragliato la concorrenza (grazie a un punteggio di 60,49) anche grazie alle forti dichiarazioni sul corpo femminile «stuprato dagli stilisti». A pesare, anche la decisione di spostare la sfilata privè da Parigi a Milano per aiutare la città durante il periodo più difficile legato alla pandemia.
Al secondo posto si trova Remo Ruffini (59,28), presidente e ceo di Moncler, grazie alla donazione di 10 milioni di euro per l’emergenza coronavirus, ma anche all’acquisizione di Stone Island per 1,15 miliardi e all’importante obiettivo dichiarato di azzerare le emissioni di Co2 delle sedi e dei negozi Moncler entro il 2021.
Terzo gradino del podio per Diego Della Valle (55,54). Anche l'imprenditore del gruppo Tod's si è reso protagonista della battaglia solidale a favore delle famiglie dei sanitari morti a causa del Covid; fondamentale poi nel 2020, il lancio della campagna #TodsTogether, per celebrare i valori dello «stare insieme».
L'articolo di Fashion Magazine:
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