30 maggio 2018
Sergio Marchionne mantiene il primo posto di TOP Manager Reputation, l’osservatorio permanente realizzato da Reputation Manager, che ogni mese monitora la reputazione online delle figure apicali delle principali aziende italiane. L'AD di FCA questo mese realizza un punteggio di 78,61 e registra un incremento di 1,19 punti rispetto alla rilevazione precedente. Il manager, che sta preparando la successione al comando di FCA per il prossimo anno, oggi più che mai ha tutti gli occhi puntati addosso: mercati, investitori, istituzioni.
All’Assemblea degli azionisti ad Amsterdam ha confermato tutti i target del 2018 e rassicurato tutti sul fatto che troverà un successore adatto e capace.
Arriva anche il plauso del Presidente John Elkann che nella lettera agli azionisti di Exor ha riconosciuto i molti meriti di Marchionne. Dal canto loro i mercati avevano promosso Marchionne già prima dell’annuncio dei risultati, facendo salire in borsa sia i titoli di FCA (+3,7), con la valutazione positiva degli analisti sul trimestre soprattutto grazie al volano Jeep, che quelli di Ferrari (+1,6). C’è ora grande attesa riguardo lo scorporo di Magneti Marelli, i tempi di realizzazione del polo premium Alfa Romeo-Maserati, i nuovi prodotti e la loro dislocazione negli impianti del gruppo, punti sui quali probabilmente si saprà qualcosa di più il 1 giugno all’Investor Day. Ma sindacati e istituzioni fremono e incitano FCA a dare subito risposte, in particolare Sergio Chiamparino Presidente della Regione Piemonte, che ha investito qualche decina di milioni in un accordo per sviluppare tecnologie ibride ed elettriche, chiede certezze manifatturiere sulla tenuta di Mirafiori e sugli investimenti in nuovi prodotti.
Urbano Cairo è stabile al secondo posto con un punteggio di 75,41, come sempre ricco e articolato lo scenario di notizie che caratterizza la sua identità digitale, rinnovando ogni mese l’interesse di media e utenti online: I risultati finanziari positivi di Cairo Communication, l’annuncio del nuovo settimanale dedicato ai “piaceri della vita” e due mensili, uno sul food e uno sulla salute, che saranno allegati al Corriere, la nuova casa editrice Solferino, il successo di “Non è l’arena” di Giletti su La7 e la decisione di Cairo di estendere la messa in onda anche a giugno, i rumors su una sua discesa in campo politico: il manager smentisce per il presente, ma non esclude nulla per il futuro.
Claudio Descalzi, Ad di Eni, guadagna una posizione e conquista il terzo gradino del podio, con un punteggio di 65,61 e un incremento di 4,26 punti, ottenuto grazie alla presentazione di un ambizioso piano industriale che punta su rinnovabili, decarbonizzazione e mobilità sostenibile: “L’Italia è il nostro primo Paese a livello di investimenti: 7 miliardi di euro nei prossimi 4 anni. Di cui 1 miliardo di euro destinato alle attività green, incluse le spese per la ricerca e sviluppo al servizio del processo di decarbonizzazione”.
In crescita
John Elkan, al quinto posto con 59,45 punti, guadagna una posizione e 3,78 punti in relazione soprattutto ai risultati positivi di Exor, che ha avuto il miglior anno di sempre grazie a FCA, come sottolinea il manager nella lettera agli azionisti: «Il 2017 è stato il nostro miglior anno, escluso il 2009, quando Exor è stata costituita. Il valore netto degli attivi per azione in dollari è cresciuto del 56,9%, battendo di 36,8 punti percentuali il nostro indice di riferimento, l’Msci World in dollari». Elkann è stato anche nominato Presidente della Fondazione Agnelli.
Carlo Messina, AD di Intesa Sanpaolo, sale di quattro posizioni, arrivando all’ottavo posto con 54,18 punti (+3,24). Diversi gli eventi rilevanti che ad aprile hanno rilanciato l’identità digitale del manager: alla presentazione del Rapporto sui distretti industriali Carlo Messina sottolinea il ruolo del Gruppo di infrastruttura finanziaria primaria del Paese, decimo rapporto annuale di Intesa Sanpaolo su economia e finanza dei distretti industriali, Cittadella di Banca Intesa ad Expo, il progetto sul modello Santander presentato da Messina nasce con l’intenzione di trasferire nel nuovo polo 4-5 mila addetti dell’Istituto, doppia operazione di Intesa sui crediti in sofferenza, partnership con Poste, la banca venderà mutui negli uffici postali e i bollettini si pagheranno in filiale.
Roberto Colaninno arriva in 15sima posizione, guadagnandone sette, con 50,23 punti (+1,57) grazie soprattutto all’inaugurazione del più grande museo di moto in Italia dove ha rilanciato l’immagine della nuova Piaggio che punta su veicoli elettrici e intelligenti. Durante l’assemblea con i soci, in cui è stato confermato il rinnovo del cda da lui presieduto, Colaninno ha comunicato le tempistiche della nuova moto Porter, che verrà realizzata in accordo con i cinesi di Foton Motor Group e sarà in produzione da metà 2019.
Renato Mazzoncini, AD di Ferrovie dello Stato, guadagna ben diciotto posizioni arrivando a posizionarsi alla numero 17 con 49,82 punti (+3,24). Un balzo in avanti dovuto ad importanti traguardi di Ferrovie, che ha presentato “i migliori risultati finanziari di sempre” nel 2017, con investimenti record e ricavi in crescita. Ad aprile Mazzoncini ha anche presentato il nuovo servizio Mercitalia Fast che da ottobre collegherà lo scalo di Caserta a quello di Bologna in 3 ore e 20 minuti. Progetto molto importante è anche il nuovo treno regionale Rock, doppio piano a cinque casse, di cui il primo esemplare è stato presentato a Pistoia, e che rientra nel piano di FS per “cambiare la vita dei pendolari italiani con un piano di investimenti da 4,5 miliardi in nuovi treni” come sottolinea Mazzoncini.
Giuseppe Bono, Ad di Fincantieri, guadagna otto posizioni arrivando al 19simo posto con 49,06 punti (+0,86). Diverse notizie rilevanti consolidano la reputazione del manager: Fincantieri ha chiuso il 2017 con ricavi record presentando un piano industriale per i prossimi quattro anni col quale punta a rafforzarli di un ulteriore 50%, Bono lancia un appello al Paese e ai giovani sulla necessità di studiare ed essere preparati, propone un gemellaggio tra le città sedi di Fincantieri, chiedendo loro "di pensare a stringersi in un gemellaggio in cui il fattore di unione e condivisione sia proprio la presenza nel loro tessuto economico sociale dei nostri cantieri".
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