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I migliori del 2022: la classifica annuale Top Manager Reputation 

16 febbraio 2023

Nel 2022 cresce la rilevanza mediatica dei top manager. Nell’ultimo anno, i media hanno riservato ai top manager italiani un’attenzione senza precedenti: i principali 150 executive del nostro Paese sono stati menzionati in Rete 252 mila volte. Nel 2021, i contenuti online erano stati 152 mila, mentre l’anno precedente – quello caratterizzato dalla pandemia da Covid-19 – il totale si era fermato a 115 mila. A rilevarlo è Reputation Science, società leader nella gestione della reputazione di aziende, manager e istituzioni, che cura l’osservatorio permanente Top Manager Reputation. Un ritmo di crescita importante: +32% tra il 2020 e il 2021 e +66% negli ultimi dodici mesi. Sintomo della rilevanza politica che i top manager hanno assunto nel nostro Paese. Agli executive moderni è richiesto un compito in prima persona, molto più attivo rispetto al passato e su più fronti, da quello aziendale a quello sociale. Siamo in uno stadio evolutivo della comunicazione, bisogna creare cultura, ma spesso manca un lavoro profondo e strutturato. La comunicazione è un asset vero e proprio, e la reputazione è duale. Vi sono due poli, il brand e il CEO che opera da ambassador. Al giorno d’oggi, la comunicazione di un’azienda, tramite un suo manager, governa la percezione pubblica dell’azienda stessa.  Molti manager hanno già abbracciato questa prospettiva, altri inseguono.

I dati del 2022 mettono in luce questo nuovo ruolo sociale dei top manager. Quasi un contenuto su due (46%) è infatti riferito alla sfera della Leadership: in un contesto di crisi, il Paese ha guardato a loro in cerca di una guida. Segnale di come i leader d’azienda siano sempre più integrati nel dibattito pubblico, non solo in quello economico. Soprattutto in momenti di crisi in cui gli altri punti di riferimento vacillano. Si prendano ad esempio gli avvicendamenti al vertice di aziende strategiche, così come il ruolo giocato nei rapporti con la Russia dai protagonisti del settore energia.

Il tema ESG si conferma uno degli asset portanti della comunicazione dei top manager. Fare impresa, anche in Italia, significa così prestare attenzione sia al benessere interno che a quello esterno, cercando di avere un impatto positivo anche sulla società che ci circonda. Valgono il 19% del totale le Performance aziendali. Una dimensione che oscilla a seconda del periodo dell’anno, incontrando i propri picchi di attenzione in prossimità della pubblicazione delle trimestrali. Residuale il racconto della storia personale degli executive (4%): un asset che pochi riescono a sfruttare generando effetti positivi.

Messina, Descalzi e Starace i migliori del 2022

Carlo Messina ottiene il primo posto della classifica annuale Top Manager Reputation di Reputation Science. L’AD di Intesa Sanpaolo, nel corso dell’anno, è stato protagonista di una performance che non lo ha mai visto scendere sotto la quinta posizione e per otto mesi si è piazzato al vertice della classifica stilata da Reputation Science. Con il punteggio di 79.77 passa quindi dal quarto posto del 2021 al primo posto del 2022: tra gli eventi a maggior impatto reputazionale, la presentazione del nuovo piano, il premio come miglior CEO del settore banche, la laurea honoris causa e le iniziative della banca a sostegno dei propri dipendenti.

Sale al secondo posto Claudio Descalzi di Eni (78.82), protagonista delle relazioni tra il nostro Paese e gli altri stati esportatori di gas: la sua attività è stata centrale per il tema degli approvvigionamenti energetici e lo ha visto impegnato al fianco dell’ex Presidente del Consiglio Mario Draghi in diversi tavoli istituzionali sul tema energia. Un’esposizione che, insieme agli impegni sul tema sostenibilità e alle performance fatte registrare da Eni, gli hanno permesso di guadagnare una posizione nella classifica annuale.

Francesco Starace completa il podio con il punteggio di 78.56. L’AD di Enel è uno dei top manager più esposti al tema dell’energia sostenibile e nell’anno ha dimostrato di voler puntare molto su questo argomento. Tra gli eventi più discussi in Rete associati al suo nome, compaiono inoltre notizie sui buoni risultati finanziari raggiunti da Enel nel corso dell’anno. 

Sale di due posizioni il CEO di Poste Italiane Matteo Del Fante (75.94), quarto nella classifica finale del 2022. Si conferma il primo top manager del settore Industria John Elkann (73.65), che, con Stellantis, ha inaugurato la “rivoluzione elettrica dell’auto” e che, nell’ultimo anno, ha seguito da vicino anche le vicende sportive della scuderia Ferrari. Passa dalla 14esima del 2021 alla sesta posizione attuale Stefano Antonio Donnarumma (73.37), impegnato con Terna nel rafforzamento ed efficientamento delle reti italiane. Ha presentato un piano da 130 miliardi di investimenti sulle rinnovabili per rafforzare l'autonomia energetica dell'Italia Renato Mazzoncini di A2A, settimo con 72.90 punti. Seguono due protagonisti del settore Fashion, da anni al vertice della classifica: gli stilisti, simbolo del made in Italy nel mondo, Giorgio Armani (72.80) e Brunello Cucinelli (69.08). Chiude la top10 Urbano Cairo (64.77), primo manager del settore Media&Telco, molto presente sui media anche per via della propria attività come presidente del Torino calcio. Lo seguono Renzo Rosso (62.64) e Luigi Ferraris (62.37). L’AD del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane ha fatto registrare una buona performance annuale, passando dalla 26esima posizione del gennaio scorso a essere ospite fisso della top10 dei manager con la miglior reputazione online in Italia. Punteggio in crescita anche per Alessandro Benetton (62.03), che, a inizio 2022, ha assunto la carica di Presidente di Edizione e ha raggiunto la 13esima posizione annuale.

Si conferma ai piani alti della classifica generale e del cluster dedicato alla moda Remo Ruffini (61.85), che ha festeggiato buoni risultati finanziari e, in piazza Duomo a Milano, i 70 anni di Moncler. Exploit per Andrea Orcel (60.66): l’AD di UniCredit nel 2022 ha guadagnato oltre 30 posizioni, segno del crescente peso che il top manager ha acquisito nel panorama nazionale e internazionale. Stellantis, azienda leader del settore Industria, compare anche in sedicesima posizione con Carlos Tavares (59.58). Per Generali, compare invece Philippe Donnet (58.82), salito di una posizione rispetto all’anno precedente. La prima donna a comparire in classifica è Cristina Scocchia (58.19), da gennaio AD di Illycaffè e che, nel corso del 2022, si è ritagliata un posto fisso tra i migliori 20 top manager per reputazione online. Subito dietro Miuccia Prada (58.16) e chiude la top20 degli ultimi dodici mesi Pietro Salini di Webuild (57.77).

Classifica annuale completa su questa pagina.

La moda è il settore con la migliore reputazione online. Cresce il peso del cluster Energia

Sono 11 i settori presi in esame dall’osservatorio permanente Top Manager Reputation. L’analisi della loro performance annuale permette di identificare trend su come l’economia italiana sta cambiando.

Il settore industriale che nel 2022 ha fatto registrare la media annuale più alta è quello della moda. Una conferma rispetto all’anno passato, figlia dei grandi nomi che compongono il cluster. Guidati da Giorgio Armani, i top manager del settore Fashion sono il simbolo del made in Italy nel mondo: tra questi compaiono Brunello Cucinelli, Renzo Rosso, Remo Ruffini, Miuccia Prada, Diego Della Valle e Francesco Milleri. La loro reputazione complessiva, anche grazie alle numerose iniziative di solidarietà messe in campo, è cresciuta del 3.36%.

Ampio spazio, nel corso degli ultimi dodici mesi, anche ai protagonisti del cluster Industria. La loro reputazione complessiva, seppur in lieve flessione rispetto al 2021 anche per via dell’esposizione alla Russia, è pari a 50.37 punti. A guidare il settore, i due top manager di Stellantis: John Elkann, Presidente, e Carlos Tavares, CEO. Si conferma sul podio di settore Nerio Alessandri di Technogym. In crescita Stephan Winkelmann di Lamborghini, che, nel corso dell’anno, ha fatto segnare un +9% nel suo punteggio. Quinto posto per un manager di grande esperienza come Alessandro Profumo, ora in Leonardo.

Medaglia di bronzo per il settore dello Sport, uno dei cluster che più fa parlare di sé, generando alti volumi di conversazione durante tutto il corso dell’anno. Si invertono i primi due posti della classifica: Aurelio De Laurentiis, patron della Napoli calcistica, ottiene la prima piazza, subito dietro Stefano Domenicali, Presidente e Amministratore Delegato di F1. Terzo gradino del podio di settore per Rocco Commisso della Fiorentina.

È uno dei settori che più è cresciuto nel corso del 2022 ed esprime molti dei top manager che occupano i piani alti della classifica. Il mondo energetico italiano, complice la guerra in Ucraina e la crisi degli approvvigionamenti di gas, è stato al centro del panorama internazionale economico e politico. Non a caso, la sua reputazione online complessiva è cresciuta del 5% e ora si attesta a 49.23 punti. In questo contesto, spiccano le performance di Claudio Descalzi e Francesco Starace, che guidano rispettivamente Eni ed Enel. Sale al terzo posto di settore Stefano Antonio Donnarumma di Terna, seguito dal top management di A2A: Renato Mazzoncini e Marco Patuano. Tra le new entry del settore, i vertici di Iren Luca Dal Fabbro e Gianni Vittorio Armani e il nuovo CEO di Snam Stefano Venier. È rientrato in classifica con il ruolo di Amministratore Delegato di Acea Fabrizio Palermo. Paolo Gallo (Italgas) e Nicola Monti (Edison) completano la top10 del cluster Energia.

Annata molto positiva anche per i protagonisti del settore Finance. Guidati dal CEO di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, che ottiene anche il vertice della classifica generale, i top manager della finanza italiana hanno visto la propria web reputation crescere del 4.86%: ora la media dell’intero settore è di 48.77 punti. Il podio settoriale è poi completato da Matteo Del Fante di Poste Italiane e da Alessandro Benetton, che, con la nomina in Edizione, ha intrapreso un’altra importante sfida manageriale. In crescita Andrea Orcel di UniCredit, protagonista di una delle migliori performance dell’anno, e Philippe Donnet di Generali. Completano la top10 di settore: Alberto Nagel di Mediobanca; Gian Maria Mossa di Banca Generali; Gian Maria Gros-Pietro di Intesa Sanpaolo; Dario Scannapieco e Giovanni Gorno Tempini di Cassa Depositi e Prestiti.

In crescita la reputazione online del cluster Infrastrutture (+3.32%), al cui vertice si posiziona Pietro Salini di Webuild. Ottiene il secondo posto di settore il presidente di Atlantia, Giampiero Massolo, entrato in classifica a maggio 2022. Terzo gradino del podio per Pierroberto Folgiero, che, nel corso dell’anno, è passato da Maire Tecnimont al ruolo di Amministratore Delegato di Fincantieri. Segue Renato Ravanelli di F2i e, a 9 punti di distanza, Silvia Merlo di Saipem, unica rappresentante femminile del settore.

Più staccato, in termini di punteggio medio annuale, il settore Food&Retail, che, nel 2022, fa registrare una performance in crescita di oltre 5 punti percentuali anche grazie all’ingresso, dopo la nomina in Illycaffè, di Cristina Scocchia.

Ha una media di settore tra le più basse, ma è il cluster che ha fatto registrare la crescita maggiore (+7.76%): è il mondo dei Trasporti, in cui svetta la performance annuale di Luigi Ferraris, a capo del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. Urbano Cairo, Pietro Labriola e Piersilvio Berlusconi guidano invece il settore Media&Telco (+2.70%), che nell’anno ha visto l’esordio di Benedetto Levi di Iliad. New entry dell’anno i settori Pharma e Tech, che vedono primeggiare rispettivamente Marcello Cattani di Sanofi e Maurizio Tamagnini di STMicroelectronics.

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